Dario Catapano sulla vicenda del ragazzo sospeso: Credo ancora in una Scuola che alleni menti pensanti e non “menti pensate”

In qualità di responsabile della UIL Scuola RUA di Modena esprimo piena solidarietà nei confronti di Damiano Cassanelli, lo studente di Modena sospeso dalle lezioni per 12 giorni a causa di alcune dichiarazioni rilasciate nel corso di una manifestazione.

Non riesco a credere che nel 2024 si debbano leggere cose del genere, mi rattrista. A questo punto mi viene da pensare che la storia non ci ha insegnato nulla e che le lotte dei nostri padri o, di chi prima di loro, ha dato la vita in nome della libertà e della democrazia siano state vane.

Punire un ragazzo, che tra le altre cose ricopre il ruolo di rappresentante degli studenti, per aver mosso delle critiche nei confronti della propria scuola ha dell’assurdo. Ho ascoltato più volte gli interventi di Damiano e mi è sempre parso garbato nei modi e pacato nei toni. Ha sempre parlato della “sua Scuola” come di quel posto che l’ha cresciuto insegnandogli a dire la verità e a diventare l’uomo che è oggi. Una Scuola nella quale ha sempre riposto tanta fiducia.

Oggi, però, Damiano vede cadere delle certezze, è deluso. Si sente giustamente tradito da quella Scuola che l’ha educato a ragionare con la sua testa e che gli ha fatto comprendere e apprezzare i concetti di libertà e rispetto.

Con il provvedimento di sospensione di 12 giorni forse Damiano ha capito che si è liberi solo fino a quando sei uno fra i tanti, perché se provi a esprimere un pensiero diverso, e lo fai pubblicamente, vieni messo da parte. Sei una mela marcia.

Come il giovane Damiano io non ci sto! Credo ancora in una Scuola che alleni menti pensanti e non “menti pensate”, insomma, io credo ancora in scuola che insegni a tutti i nostri ragazzi il valore vero e profondo della disobbedienza civile.

Il pugno duro usato dalla scuola più che un atto di forza si è rivelato una dichiarazione di resa di un intero sistema che non regge più il confronto democratico e le critiche costruttive. Chi ha preso questa decisione è ancora in tempo per fare un passo indietro. Sbagliare non è sbagliato, se non si ha paura di cambiare idea.

È per questo motivo che io sto con Damiano e non lo faccio per uniformarmi al pensiero degli altri, ma solo perché questo ragazzo sta dimostrando a tutti che un futuro migliore è ancora possibile.

Dario Catapano

Responsabile territoriale UIL Scuola RUA di Modena